Primo appuntamento sull’adolescenza

Lunedì 9 marzo si è tenuto presso l’Auditorim di Arese il primo dei 4 incontri previsti con la Dott.ssa Stefania Andreoli, in grande spolvero e neo mamma. La serata aveva per titolo “La sQuola: nuovi modi e nuovi strafalcioni di vivere il mondo dell’istruzione”. Si sono analizzate in particolare le motivazioni che spingono i genitori a considerare la resa scolastica in modo troppo severo creando così un gap che li separa dai figli ed instaurando il circolo vizioso “più importa a me come genitore e meno importerà a te come figlio”.

Edipica o Narcisista, sono i due modelli di società con connotazioni opposte, il primo del passato ed il secondo del presente, in cui i nostri figli si trovano a dover competere, spinti anche e soprattutto dai genitori. Ma quale sarebbe il segreto per cambiare le cose? I nostri ragazzi dovrebbero provare il piacere di studiare e sapere unicamente per se stessi, e non per far piacere agli adulti. Dalla fatica alla virtù dell’apprendimento è un percorso: non si tratta di raddrizzarsi, ma di trovare la propria strada e aver voglia di percorrerla.

Questi alcuni dei contenuti della serata che ha confermato sin da subito di offrire spunti interessanti a noi genitori per capire meglio un mondo, quello degli adolescenti, che è spesso poco comprensibile e volutamente ostile agli adulti.

Nelle prossime serate saranno affrontati i seguenti argomenti:

23 marzo - Ritorno al futuro: quello che immaginano i genitori, quello che non immaginano i figli

13 aprile - I bravi genitori non sono bravi: gli adolescenti soffrono di ansia

27 aprile - I bigliettini: Arena di scambio di opinioni

Vi aspettiamo numerosi sulla nostra isola, che non sarà quella “dei famosi”, ma certamente è più reale e parla del nostro mondo.

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Secondo incontro con la psicologa

Seconda serata del ciclo di incontri con la psicoterapeuta Stefania Andreoli.

L'argomento era quanto mai interessante: quale futuro per i nostri figli? Ma soprattutto quale percezione del futuro da parte dei ragazzi, spesso molto in contrasto con ciò che "prevedono" o "si aspettano" i genitori.

Il pubblico numeroso ha partecipato attivamente con molte domande ed osservazioni. 

Un buon preludio per l'incontro del 13 aprile dal titolo "I bravi genitori non sono bravi: gli adolescenti soffrono di ansia".

Vi aspettiamo!

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Ansie dei genitori, ansie dei figli

La dr.ssa Andreoli questa volta ci ha messo di fronte al problema dell'ansia che in misura crescente colpisce giovani e giovanissimi. Ansia e panico diventano sintomi che raccontano di un BLACKOUT EMOTIVO ed EVOLUTIVO: sono la nuova espressione della sfida tragica e crudele che pone l’adolescenza tra andare e restare.

Ansia e panico come espressione di un blocco evolutivo: non posso diventare grande perché: 1) dovrei emanciparmi da una famiglia in cui sto bene; 2) non sono certo di cosa accadrà senza di me ai miei genitori.
Ansia e panico come esito dello scontro con la realtà: in pubertà prima e in adolescenza poi, mi trovo a fare i conti con la scoperta che non sono l’essere perfetto e meraviglioso che mi avevano detto
Ansia e panico come “trasgressione adolescenziale postmoderna”: mi è stato chiesto di essere favoloso, esprimere i miei talenti ed essere felice. Siccome la proposta non era male e non ho potuto tirarmi indietro con un “NO”, l’ho tradotto in un “NON POSSO”: ho l’ansia, sono malato.

Lunedì 27 aprile ultimo interessante appuntamento con la psicologa. Non mancate!

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